Che i cechi sono una nazione dei cacciatori di funghi è una cosa ben conosciuta. Al contrario dagli stati vicini da noi possiamo portare dal bosco tanti funghi quanti troviamo. E perché i piatti di funghi hanno una lunga tradizione, la tradizione e anche di cercare i frutti di bosco. Tuttavia molti di noi andavano a caccia di non solo i funghi, ma anche lamponi e mirtilli già da bambini. Grazie a questo anche molti sanno distinguere almeno alcune varietà di funghi edibili. E sappiamo cucinare molti cibi splendidi.
Kulajda si fa con molti mutazioni da Šumava a Krkonoše, nella Moravia centrale e in Jeseníky. Lì si fanno le patate separatamente e la zuppa si versa sopra nel piatto. Non solo in ogni regione, ma anche in diverse famiglie si prepara nel modo diverso, uno la ama più cremosa quasi dolce, altro invece acido. Quando sono molti funghi potete sperimentare anche voi. In settembre culmina la stagione di funghi!
Un grande vantaggio di questa zuppa è che gusta benissimo in estate fatta dai funghi freschi, ma anche nell’inverno dai funghi secchi.
Processo
Inzuppate i funghi freschi, min. 1 ora, meglio durante la notte.
Dal burro e farina fate un addensante chiaro in che versate l’acqua mescolando.
Pulite le patate e taglietele a pezzi e insieme con i funghi (con l’acqua in cui si inzuppavano) aggiungete nella zuppa. Mettete sale, pepe e cuocete finché i funghi non si ramolliscono, cca 15–20 minuti.
Metre si fa la zuppa preparate le uova velate. In acqua salata e leggermente acida fate un vortice e li mettete l’uovo rotto nel mestolo e cuocete 4–5 minuti, tirate fuori le uova e poi fate l’altro. Servendo mettete un uovo in una porzione della zuppa.
Aggiungete la panna nella zuppa quasi pronta (usando la panna acida non è bisogno acidare così tanto), secondo il gusto mettete l’acido, addolcite con burro e aggiungete l’aneto tagliato.